domenica 9 giugno 2013

LA MIA " CASA CALDA"

Ho sempre pensato che nella vita, creare una famiglia fosse la cosa più importante, un nido, una protezione dove rifugiarsi nei momenti più difficili, e dove condividere le gioie nei momenti più belli.
Quando ero molto più giovane verso i 18 anni appena presa la patente, mi piaceva nelle giornate di inverno, di sera, fare un giro in auto nella mia città per vedere le finestre illuminate;
mi sembrava che dietro ogni finestra ci fosse una "casa calda" (cosi mi piaceva chiamarla), dove ogni famiglia vivesse la sua storia felice.
E sognavo un  "casa calda" anche per me.
Forse in parte l'avevo un po' vissuta durante l'infanzia, nella mia famiglia di origine c'era una bella unione, e ricordo con tanta nostalgia mia nonna, con cui avevo  un rapporto meraviglioso, Lei mi capiva, dove gli altri non riuscivano, non giudicava, ed sempre dalla mia parte anche se non condivideva certe scelte.
Ma poi l'adolescenza ha cambiato un po' tutto non mi sentivo più libera, ero in gabbia, e per la fretta, sono uscita da una e sono entrata in un'altra, le cui sbarre erano ancora più fitte e spesse.
Ancora inseguo la mia  "casa calda" che per questa vita, non ho saputo creare.

3 commenti:

  1. tutto giusto..ma c'è un errore di fondo: pensare che non hai più modo di creare, magari partendo da quella che hai già!
    dovresti riflettere su quali sono gli elementi che la rendono "calda" questa casa per provare a ripartire da li.
    Non sarà una "casa tradizionale", ma può comunque essere calda..dipende anche da te e dalla condizione mentale da cui parti per realizzarla.
    A 50 anni, dire che non puoi più farla per questa vita, è un errore madornale!!
    Riflettici!

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  2. Cavolo, Sara mi ha levato le parole di bocca......certo, io sarei stata più delicata di lei, ma il concetto che avrei espresso è all'incirca lo stesso. Capisco che a volte ci si senta come se la vita fosse finita, ma al contrario una delle cose belle della vita, che sa essere incredibilmente dura ma anche, a volte, generosa, è che non è finita fino a che non è finita, che c'è sempre spazio per rinascere, per seminare, per coltivare, pur nelle mille diecimila centomila difficoltà......c'è sempre, se lo cerchiamo, un modo per ripartire da zero, per gettare le fondamenta di una nuova "casa calda".....che sia tua! Ti abbraccio forte!

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