Quando ero molto più giovane verso i 18 anni appena presa la patente, mi piaceva nelle giornate di inverno, di sera, fare un giro in auto nella mia città per vedere le finestre illuminate;
mi sembrava che dietro ogni finestra ci fosse una "casa calda" (cosi mi piaceva chiamarla), dove ogni famiglia vivesse la sua storia felice.
E sognavo un "casa calda" anche per me.
Forse in parte l'avevo un po' vissuta durante l'infanzia, nella mia famiglia di origine c'era una bella unione, e ricordo con tanta nostalgia mia nonna, con cui avevo un rapporto meraviglioso, Lei mi capiva, dove gli altri non riuscivano, non giudicava, ed sempre dalla mia parte anche se non condivideva certe scelte.
Ma poi l'adolescenza ha cambiato un po' tutto non mi sentivo più libera, ero in gabbia, e per la fretta, sono uscita da una e sono entrata in un'altra, le cui sbarre erano ancora più fitte e spesse.
Ancora inseguo la mia "casa calda" che per questa vita, non ho saputo creare.